L’acqua minerale nel passato
L’acqua è una presenza costante e fondamentale in tutta la storia dell’uomo, come protagonista nei culti, nelle credenze e nei riti più importanti. Dall’Oriente all’Occidente l’acqua è sinonimo di forza generatrice e di nascita. Le sorgenti di acqua minerale erano conosciute e sfruttate in tempi antichi nei nostri territori già dai Romani. Questo popolo, ben conscio della preziosità di questo elemento, aveva posto le sorgenti di tutta la penisola sotto la protezione di una divinità, il Dio Fons e di altri dei con poteri terapeutici. Centri di aggregazione importantissimi erano in questo periodo gli stabilimenti termali, costruiti sotto l’Impero Romano in tutto il territorio dominato. Dal XVII secolo si assiste al rapido diffondersi delle terme con finalità curativa e medica e risalgono infatti proprio a questo periodo le prime descrizioni della composizione chimica delle acque e degli elementari tentativi di interpretarne le proprietà benefiche.
Dal XIX secolo si sviluppano vere e proprie città termali, che determinano la crescente diffusione dell’acqua minerale come fonte di idratazione, grazie al progresso scientifico e alla maggior consapevolezza degli effetti benefici per la salute e l’organismo. L’usanza di passare lunghi periodi presso questi centri termali porta ben presto al desiderio e alla necessità di imbottigliare queste sostanze, per portare a casa con sé le proprietà benefiche di queste acque. Si svilupparono così le prime aziende di imbottigliamento e alla nascita di un commercio medicale e farmaceutico. Le operazioni di confezionamento da manuali passarono ad essere automatizzate e poi industriali, fino ad arrivare ai modernissimi sistemi di imbottigliamento igienici e meccanici.
L’acqua minerale nel presente
Oggi le industrie che si occupano dell’imbottigliamento dell’acqua oggi, la controllano e la monitorizzano in ogni fase del suo percorso: dalla captazione dalla falda acquifera, all’immagazzinamento, all’imbottigliamento, alla pulizia e sanificazione degli impianti, al packaging, al personale addetto. L’acqua piovana, penetrata in profondità e aver fatto il suo percorso sotterraneo fra gas e rocce, sgorga incontaminata e pura da microbi alla sorgente. Così tale e quale deve essere mantenuta da queste aziende, completa delle sue caratteristiche che la rendono unica e specifica di quel territorio.
La fonte viene solitamente isolata e protetta, in una struttura che ne circoscrive lo spazio. Questo viene mantenuto così incontaminato igienizzato e viene arieggiato mediante dei filtri dell’aria, in modo che la sorgente sia al sicuro anche da attacchi microbiologici aerei. I macchinari e gli strumenti utilizzati sono tutti di qualità garantita per avere certezza di igiene e in ogni stabilimento solitamente sono presenti degli esperti, garanti del funzionamento e dell’integrità dell’acqua della sorgente fino al suo imbottigliamento, che operano anche continui controlli sull’acqua in tutte le sue fasi. L’imbottigliamento, fatto nella zona adiacente alla fonte, viene fatta in modo antisettico e la confezione, in PET oppure in vetro, è la cassaforte nella quale l’acqua viene messa e nella quale deve arrivare integra fino al consumatore. L’azienda provvede poi alla tappatura e all’etichettatura, secondo le norme di legge.
L’acqua minerale per il futuro
Le aziende, per garantire che l’acqua resti costante e con le stesse caratteristiche di quando è sgorgata dalla sorgente, si adoperano sempre più spesso nell’acquistare anche i terreni adiacenti alla stessa, al fine di garantirne l’integrità. L’intera area viene protetta e monitorata da esperti e vengono anche controllate le persone che vi lavorano. I controlli poi sulla qualità dell’acqua sono pressoché giornalieri.