Cittadinanza italiana, come eseguire la pratica

Richiedere la cittadinanza italiana rappresenta, per molti immigrati, un modo per avere la garanzia su una serie di diritti, sia civili che politici. Chi, infatti, non è cittadino italiano al momento della nascita, ossia per discendenza di un genitore italiano, deve seguire altre strade, alcune più semplici e rapide, altre lunghe. Probabilmente, chi deve aspettare un numero di anni maggiore per ricevere lo status di cittadino italiano, è il bambino straniero che nasce in Italia. In questo caso, infatti, il piccolo deve aspettare il compimento del diciottesimo anno e fare successiva richiesta agli uffici competenti mediante una pratica di cittadinanza. In altri casi, è possibile diventare cittadini italiani per matrimonio, per adozione o per residenza e i tempi necessari per poter fare domanda sono minori.
Per molti, la richiesta della cittadinanza rappresenta una vera e propria rinascita: chi viene in Italia alla ricerca di un lavoro o di una vita più serena, sa di poter avere maggiori possibilità se risulta cittadino italiano e non se presenta un semplice permesso di soggiorno.

La documentazione per la richiesta della cittadinanza italiana può essere più o meno complessa a seconda dei casi, ossia se si sia nati in Italia, se si provenga da uno stato dell’Unione Europea o meno. L’elenco dei documenti non è lunga e prevede, in primis, che ogni documento che non sia scritto in italiano venga tradotto e legalizzato da un funzionario dell’Autorità consolare o diplomatica italiana. Si dovrà poi procedere a presentare un atto di nascita, con i dati del richiedente e dei suoi genitori. In caso di presenza di reati nel paese d’origine o in altri paesi, è necessario che venga prodotto un certificato penale. Si dovrà poi fornire una copia del permesso di soggiorno, in caso il richiedente non sia cittadino di un paese della Comunità Europea, oppure di attestato di soggiorno, che viene rilasciato ai cittadini comunitari. Dal punto di vista fiscale, si dovrà dimostrare di aver un reddito, o di averlo avuto nei tre anni precedenti la richiesta, presentando il 730, il CUD o l’Unico. Tutti gli incartamenti dovranno essere allegati alla ricevuta di pagamento di un bollettino da 200 euro e a una marca da bollo da sedici euro.

Come si può immaginare, i tempi di attesa non sono proprio brevi e dal momento in cui si presenta la certificazione al momento in cui viene concessa la cittadinanza, può passare molto tempo. Per molto tempo, purtroppo, non si intendono mesi, ma anni: anche se in linea teorica si parla di almeno 730 giorni (due anni), la verità è che si sono verificati casi di attesa di quattro o cinque anni. I 730 giorni dati come tempi d’attesa teorica sono dovuti soprattutto a tempi tecnici, necessari per controllare tutte le numerose pratiche. Spesso, i tempi si allungano per problemi burocratici, per la presenza di errori nella compilazione delle domande o per mancanza di parte della documentazione richiesta. Una volta presentata la domanda, è importante non dimenticare di seguire regolarmente la pratica, in modo da avere sempre la situazione sotto controllo. Il tracciamento della pratica è reso possibile dalla presenza di un servizio web realizzato appositamente per dare la possibilità agli stranieri di seguire lo stato d’avanzamento della pratica stessa o l’eventuale presenza di problemi.

Quando si tratta di modulistica e di documenti da presentare per ottenere lo status di cittadino italiano bisogna ricordare che non sempre è facile coniugare i lunghi tempi necessari per la richiesta della documentazione e la quotidianità. Chi lavora, infatti, non sempre ha la possibilità di recarsi presso i diversi uffici per la richiesta dei certificati, per le traduzioni e per tutto quanto può essere necessario a richiedere la cittadinanza. Inoltre, in molti casi, anche la mancanza di una adeguata conoscenza del linguaggio tecnico può essere un motivo di rallentamento. Per questo motivo, per essere più agevolati nella richiesta della cittadinanza, può essere utile rivolgersi ad uno studio legale specializzato nei diritti dell’immigrazione. In questo caso si potranno avere una serie di facilitazioni, che vanno dall’aiuto per la compilazione della domanda all’ottenimento delle credenziali per poter seguire la pratica online, dalle traduzioni dei documenti fino a eventuali sollecitazioni in casi di ritardi nel riconoscimento della cittadinanza.